I DANNI DEL POMODORO

foto Silvia Pietta

sabato 5 ottobre – ore 20.00 / aperitivo dalle 19 alle 19.45
SAN PIETRO IN VINCOLI ZONA TEATRO – Via San Pietro in Vincoli 28, Torino

Aperitivo dalle 19.15 alle 19.45 offerto dai Cuochivolanti e dai food partner del festival

Evento in collaborazione con A.M.A. Factory

BIGLIETTI
Spettacolo e aperitivo (leggi qua per il menu!)
Intero: 15 € + prevendita | Ridotto: 13 € + prevendita
Early Bird: 8 € + prevendita – solo dal 28 agosto al 1° settembre e fino ad esaurimento disponibilità
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INFO UTILI
– dalle ore 19:00 i biglietti saranno acquistabili esclusivamente presso la cassa del Teatro (fino a esaurimento dei posti disponibili).


I DANNI DEL POMODORO

scritto, diretto e interpretato da Luca Spadaro
aiuto regista Silvia Pietta
assistente alla drammaturgia Sebastiano Bottari
assistente e tecnica Francesca Brancaccio
produzione Teatro d’Emergenza
foto di scena Silvia Pietta
trailer e video Alberto Sansone

durata: 60 minuti

IL TEMA DELLO SPETTACOLO
Quest’estate in Puglia un certo Camara Fantamadi è morto di fatica mentre tornava a casa in bici dopo una giornata di lavoro. Era un raccoglitore di pomodori.
Dal momento che oggi siamo così distratti che se non personalizziamo non siamo in grado di vedere il problema (per esempio: per noi l’ecologia è Greta), la foto del ragazzo africano sui giornali mi ha fatto scoprire che c’è gente che muore per la mia insalata e che faccio parte di una società dove la schiavitù esiste ancora. A questo punto ho dovuto ammettere con me stesso che questo mi va del tutto bene e non mi smuove a nessuna azione pratica. Dopo qualche tempo, essendo io un drammaturgo, ho pensato che questa tragedia poteva diventare il tema di uno spettacolo.
Ma come fare a inscenare una storia di questo genere? Qual è la forma con cui si può raccontare un fatto come questo?

LA FORMA DELLO SPETTACOLO
La farsa, il sudore e una sorta di autobiografia apocrifa sono diventati gli ingredienti della commedia.
I danni del pomodoro si dipana sulla falsariga de I danni del tabacco di Anton Cechov.
Nell’atto unico di Cechov, un miserabile professore comincia una conferenza scientifica su quanto sia dannoso il tabacco, per poi parlare delle vessazioni della moglie, della sua vita meschina, dei suoi sogni.
Rispetto all’originale qui ci sono alcune differenze sostanziali: il conferenziere è un teatrante improvvisato che per tutto il tempo dell’azione scenica continua a sudare su macchinari da fitness (stepper, cyclette) volendo goffamente mimare la fatica dei raccoglitori agricoli.
Lo spettacolo, così come lo aveva previsto l’autore, naufraga quasi subito. Da questo momento temi e forma della commedia varieranno con fluida frequenza. L’attore prende a lagnarsi delle sue quotidiane miserie dimenticando il drammatico tema della commedia e mettendo sullo stesso piano le frustrazioni di un artista fallito e la morte di un giovane africano senza possibilità di redenzione.
Dopo un’ora di tragicommedia l’attore (probabilmente ubriaco) lancerà pomodori agli spettatori.



Teatro d’Emergenza

La Compagnia Teatro d’Emergenza nasce nel 1992 grazie all’incontro di alcuni giovani attori e di un regista, Luca Spadaro, uniti dal desiderio di produrre spettacoli autonomamente e di studiare forme e tecnica dell’arte teatrale. Nel corso degli anni, la Compagnia si struttura un gruppo di lavoro stabile attorno al quale gravitano di volta in volta artisti diversi e, all’attività di produzione di spettacoli, si affiancano quelle di ricerca e di formazione. Il nucleo stabile è composto da Luca Spadaro, Silvia Pietta e Sebastiano Bottari.